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28
AGO
Articolo di Ilaria Fusco

Piani di cottura a induzione.Pro e contro.

Must nelle case elettrificate di nuova generazione e tendenza di moda design. Se siete indecisi sul passare o meno dal gas di cucina all’induzione, qui potrete chiarirvi un po’ le idee.

Cosa sono e come funzionano:

Lastre uniformi in vetroceramica, sotto le quali passano delle bobine alimentate elettricamente che generano un campo magnetico capace di scaldare direttamente le pentole. Attualmente il costo di un piano a induzione è di circa 500 euro.

Pro:

Estetica più lineare che ne facilita anche la pulizia; Rapidità nella variazione di temperatura (per far bollire 2 litri d’acqua occorreranno 5 minuti); Maggiore efficienza energetica e conseguente contenimento delle emissioni domestiche; Bonus fiscale all’acquisto (detrazione fiscale del 50% in 10 anni).

Contro:

Le abitazioni che hanno una potenza in ingresso inferiore ai 6kW potrebbero avere necessità di aumentarla. Il cambiamento comporterebbe un costo che varia a seconda del fornitore d’energia a cui bisognerà chiedere informazioni prima di procedere; L’aumento dei consumi elettrici potrebbe essere di un 10% circa, ma dipende da come si utilizza il piano (ad esempio se si accendono contemporaneamente tutti i fornelli e per quante volte al giorno). In media l’aumento in bolletta è di circa 35 euro in un anno.

Le fake: Con l’induzione si devono cambiare tutte le pentole?

Non è detto! L’importante è che si tratti di pentole con il fondo in acciaio e non in alluminio o in pietra. Un piccolo trucco è il test della calamita: se resta attaccata, la pentola è idonea. In caso contrario basterà acquistare un adattatore (costo circa 10 euro).