A scuola di monopattino

Articolo di Ilaria Fusco

La micro-mobilità elettrica aumenta nelle nostre città e, se da un lato, porta un netto contributo nel raggiungimento di obiettivi green, dall’altro necessita di una maggiore responsabilizzazione degli utenti.

La novità coinvolge le scuole guida che si occupano di mobilità elettrica ed offrono supporto anche agli utilizzatori di biciclette e monopattini alimentati a corrente.
Si tratta di mezzi ad autonomia limitata a circa 100 chilometri, che vengono usati generalmente in centro città, per piccoli spostamenti e poi ricaricati ad una presa elettrica una volta tornati a casa.

I corsi guida di nuova generazione devono quindi includere nel proprio piano formativo tali novità.
Ciò significa che, oltre ad offrire una formazione ai guidatori di micro-mezzi, occorre educare adeguatamente tutti gli utenti stradali riguardo il nuovo assetto di mobilità cittadina.

Il rischio incidenti infatti è collegato, non solo all’eventuale inesperienza del fruitore di bici, monopattini e piccole auto elettriche, ma, soprattutto, alla loro poca visibilità da parte di auto, camion, furgoni e bus.
Inoltre, essendo mezzi molto silenziosi, godono di un minimo impatto acustico, ma, per lo stesso motivo, è più difficile avvertirne la presenza per i pedoni distratti.

La sostenibilità ambientale deve viaggiare di pari passo con la sicurezza, come sancisce il programma europeo Vision Zero, che punta ad evitare gli incidenti su strada.
Anche se per tali mezzi leggeri non è necessaria la patente di guida, per tutti è doverosa una attenta educazione stradale e un forte senso di responsabilità.