Published On: 9 Maggio 2022Categories: News

Cappotto Termico

Articolo di Ilaria Fusco

CAPPOTTO TERMICO: IL MATERIALE FA LA DIFFERENZA.

Secondo uno studio di Enea, i materiali isolanti più convenienti sono quelli di origine naturale. A parità di prestazioni, infatti, è stato rilevato un minor impatto e costi limitati nel lungo periodo.

I ricercatori di Enea hanno eseguito simulazioni energetiche in 60 città italiane, ritenute le più rappresentative per numero di abitazioni, popolazione e condizioni climatiche e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista online Sustainability. L’esperimento ha delineato un Indice di Sostenibilità Economica e Ambientale (Isea) che permette di calcolare l’impatto energetico, economico e ambientale dei diversi materiali utilizzati nel cappotto termico, in funzione della tipologia di edificio e della fascia climatica.

I materiali sintetici, inizialmente, hanno costi minori, ma considerando il lungo periodo, quelli naturali risultano comunque più convenienti, in quanto più performanti, soprattutto nelle zone dove il clima è più rigido. Quindi, a fronte di un investimento iniziale più alto, si finisce col risparmiare di più in seguito.

Tra tutti gli interventi di efficienza energetica, il cappotto termico continua ad essere la principale strategia di riduzione della domanda energetica complessiva negli interventi di ristrutturazione. Importante quindi valutare l’impatto ecologico ed economico dei materiali utilizzati ai fini della sostenibilità globale del paese… e di tutte le nostre case!

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