Porti più verdi, mare più blu!
Articolo di Ilaria Fusco
ELETTRIFICARE I PORTI PER RENDERE LE CITTÀ E I MARI PIÙ PULITI
Il monito parte dall’International Maritime Organization, legislatore internazionale della navigazione, che pone l’obiettivo di utilizzare carburanti in cui sia presente non oltre lo 0,5% di zolfo (sette volte in meno del limite precedente). Così, l’Europa si impegna in investimenti su combustibili alternativi, per abbattere le emissioni relative al settore trasporti del 90% nel 2050. Secondo la European Sustainable and Smart Mobility Strategy dal 2030 entreranno in funzione le prime navi da trasporto a emissioni zero e, entro il 2035, toccherà agli aerei.
Modello esemplare è il porto di Anversa. Sistema integrato di turbine eoliche, parco fotovoltaico, rete di riscaldamento a vapore, powerpoint on shore istallati sulle banchine per le navi all’ormeggio, fanno di questa realtà portuale un’area climaticamente neutrale.
In Italia, ha destinato oltre un miliardo di euro al progetto Porti Integrati, che prevede l’elettrificazione delle banchine e la realizzazione di un parco eolico galleggiante.
I primi passi si sono già mossi a Trieste, dove l’autorità portuale ha dato vita ad un piano strategico che coinvolge Venezia, Ravenna, Ancona, Bari, Porto Nogaro ed i porti croati di Fiume, Zara, Spalato, Ploe e Dubrovnik. Il progetto, Susport Sustainable Ports, mira allo sviluppo dell’efficienza energetica con sistemi alternativi climaticamente sostenibili.
IN PORTO, COME IN MARE APERTO, ED IN CITTÀ, ARIA E ACQUA SARANNO PIÙ PURE.
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