Published On: 1 Agosto 2021Categories: News

Il Mare, la Luna e….tanta nuova energia!

Articolo di Ilaria Fusco

Il movimento dell’acqua nei mari e nei fiumi avviene naturalmente sotto forma di onde, maree e correnti, grazie all’influsso di un elemento extraterrestre, il pianeta Luna.
Negli ultimi anni diversi studi sono stati dedicati a come trarre beneficio da tale energia cinetica per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica sulla Terra.
Si è giunti alla sperimentazione di varie tecnologie in grado di generare elettricità da questo movimento, nonché dalle differenze di temperatura e salinità dell’acqua.

COME FUNZIONA L’ENERGIA DA MOTO ONDOSO?
Gli impianti vengono situati in punti strategici, soprattutto in stretti e insenature, dove l’acqua raggiunge velocità considerevoli e in cui le onde non compiono un tragitto in un’unica direzione, bensì effettuano un ciclo di andata e ritorno, permettendo un loro “duplice sfruttamento”.
Qui i generatori a flusso di marea catturano direttamente le onde indirizzandole verso le turbine.
L’energia del moto ondoso può anche essere estratta con strutture simili a dighe, in cui funzionamento è strettamente correlato al ciclo delle maree: durante l’alta marea, una parte di acqua viene racchiusa, per poi essere rilasciata in modo controllato attraverso turbine apposite che, muovendosi, producono energia elettrica.

Il successo degli esperimenti ha reso possibile la realizzazione di diversi impianti funzionanti, che rendono, a tutti gli effetti, l’energia del moto ondoso una fonte rinnovabile.

In Europa la maggior disponibilità di risorse energetiche marine è stata registrata lungo la costa atlantica (in particolare in Irlanda e Scozia), ma il mar Mediterraneo non è da meno, anzi offre opportunità interessanti sia per produzione energetica che per sviluppo di tecnologie.
Le aree con il più alto potenziale di energia dalle onde sono le coste occidentali della Sardegna e della Corsica, il Canale di Sicilia e le aree costiere di Algeria e Tunisia, dove il flusso medio di energia oscilla tra i 10 e i 13 kW/m.

In Italia, secondo il primo rapporto del progetto europeo OceanSET 2020, (che ha analizzato investimenti e sviluppo tecnologico di 11 Paesi europei), i finanziamenti di circa 5 milioni di euro l’anno destinati all’energia del mare, sono valsi a far guadagnare al nostro Paese il primo posto tra i paesi mediterranei che investono in energia rinnovabile.
Punto geografico molto interessante per l’estrazione di energia del mare è lo Stretto di Messina, dove la produzione potrebbe arrivare a 125 GW/h l’anno, una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di città come la stessa Messina , grazie allo sfruttamento delle correnti che raggiungono velocità superiore a 2 metri al secondo.
Il progetto Ue OceanSET , di cui è partner ENEA, ha l’obiettivo di fare il punto sulle tecnologie e i meccanismi di finanziamento attivi negli stati europei per promuovere una conoscenza condivisa su questa nuova fonte di energia pulita.

Le aspettative sul progresso tecnologico fanno pensare ad un futuro promettente per questa fonte energetica: l’Europa potrebbe guadagnare la leadership a livello mondiale con un giro d’affari potenziale di oltre 50 miliardi di euro l’anno e la creazione di 400mila nuovi posti di lavoro al 2050.

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